Valutazione del livello di sicurezza delle strutture di edificio produttivo
Castelnuovo Berardenga (SI)
- Anno
- 2017
- Committente
- Agricola DIEVOLE S.p.A. - Castelnuovo Berardenga (SI)
- Tecnico incaricato per le verifiche
- Michele Saporito Ingegnere - LA SPEZIA
- Laboratorio prove incaricato per le indagini
- P&P Consulting Engineers - Seriate (BG)
PREMESSE GENERALI
Oggetto dell’incarico è stata la redazione di Documento Tecnico volto a valutare la Sicurezza Strutturale ed il Livello di Operatività ad uso “Cantina Aziendale”.
L’edificio è stato oggetto di rilievi ed indagini specialistiche volte ad integrare la documentazione bibliografica resa disponibile dalla Committenza al fine di conseguire un Livello di Conoscenza Minimo per quanto necessario ad effettuare la valutazione richiesta e nel rispetto delle Vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. del 14/01/2008.
Lo scopo è stato di verificare le strutture esistenti per l’uso cui sono destinate l’edificio e quindi nelle condizioni di carico richieste dalla Committenza sulla base di quanto attualmente rilevato e rilevabile, ed alla luce delle Indagini specialistiche effettuate sui materiali che le costituiscono. Tali verifiche sono di seguito state effettuate nel rispetto dei Limiti di Legge in riguardo allo SLU (Stato Limite Ultimo di resistenza delle strutture) in Condizioni STATICHE (assenza di sisma), ed in Condizioni DINAMICHE (presenza di sisma secondo l’accelerazione prevista per Legge). Per quanto previsto in merito all’uso dell’edificio, ossia per quanto previsto in merito all’entità dei carichi che interessano le singole parti, è valutata anche la massima accelerazione sismica a cui l’edificio può resistere in termini assoluti ed in percentuale sul sisma definito dalle Norme.
Caratteristiche geometriche e tipologiche del fabbricato
L’edificio ha geometria in pianta assimilabile ad un rettangolo di dimensioni massime esterne in pianta di circa 80.00×17.50 m, distribuito su due livelli resi comunicanti sia con accessi esterni, sia da scale ed ascensore interni. La copertura è della tipologia a capanna con colmo centrale a direttrice parallela alla lunghezza maggiore del fabbricato. L’altezza utile del piano terra (parzialmente interrato) è di circa 3,95 m, mentre quella del piano primo è variabile da circa 3,15 m al livello della gronda, a circa 4,75 m in colmo.
Le strutture sono della tipologia “a telaio” interamente in calcestruzzo armato.
Di particolare importanza è anche l’indicazione sui materiali previsti nel progetto strutturale in merito al Calcestruzzo ed all’acciaio.
Si specificano infatti l’utilizzo di:
- Cemento 730
- Ferro tipo “TOR”
Secondo la nomenclatura degli anni 60-70, il cemento tipo R 730 corrisponde all’attuale 52,5 (CEM I) con Blaine corrispondenti ed i calcestruzzi con esso realizzati (se ben mescolati) potevano dare valori anche superiori a quelli che si ottengono oggi in funzione della quantità di polvere di cemento utilizzata nell’impasto. Nello specifico:
- 2 q.li 250 Kg/cmq
- 2,5 q.li 300/325 Kg/cmq
- 3 q.li 400 Kg/cmq
In riferimento all’acciaio d’armatura, sempre in base alla nomenclatura degli anni 60-70, si ha quanto di seguito:
Si evidenzia l’acciaio avente la denominazione “TOR” che, in base alle informazioni a disposizione, si ritiene sia stato utilizzato nelle strutture.
Rilievo e campagna di indagine
L’edificio è stato oggetto di rilievo geometrico generale al fine di individuare le dimensioni ed il posizionamento dei singoli elementi strutturali e, conseguentemente, poter effettuare un modello tridimensionale della struttura nella sua globalità. Tutti i rilievi sono stati eseguiti con il confronto diretto della documentazione sopra citata resa disponibile dalla Proprietà.
Allo scopo di valutare la congruenza delle caratteristiche meccaniche dei materiali da costruzione attualmente presenti, con quelle riportate nella documentazione storica, ed al contempo valutare lo stato di conservazione degli stessi, è stata programmata ed eseguita una campagna di indagini in sito e di laboratorio – distruttivi e non distruttivi – a cura del laboratorio “P&P Consulting Engineers” di Seriate (BG).
Gli elementi di “completamento” dei dati necessari per la modellazione geometrica e numerica della struttura sono anche stati desunti da “simulazioni localizzate” di calcolo secondo i criteri in uso negli anni 70 (calcolo telai multipli con il metodo Kani del 1965) considerando le Norme Tecniche in vigore di cui al R.D. n.2229 del 16/11/1939 in precedenza citato. In tal modo ogni elemento strutturale (trave o pilastro) è stato modellato considerando la geometria rilevata in sito, considerando il rapporto di indagine di laboratorio, e prendendo anche in esame la documentazione bibliografica in possesso completandola con il calcolo simulato.